diventa morandi Grizzana – edizione 2017

Realizzazione: Francesca Cesari, Rita Correddu, Maria Rapagnetta, Emilia Sintoni, Giuseppina Siotto, Laura Ulisse

In occasione del Festival IT.A.CÀ, si svolgerà l’evento performativo sui luoghi e la figura di Giorgio Morandi presso il Comune di Grizzana Morandi e Casa Museo Morandi. Ricordiamo che il 2017 è stato dichiarato dall’ONU “L’anno del turismo sostenibile“, in perfetto accordo con le istanze del Festival IT.A.CÀ

Diventa Morandi > Grizzana

Il progetto nasce dall’esigenza di rendere concreta la passione per l’opera e i luoghi di Giorgio Morandi. Attraverso le nostre diverse sensibilità e competenze professionali  – dalla cucina alla fotografia, dalla danza alla performance, dal suono al guardare esperienziale – abbiamo voluto esplorare l’universo dell’artista e ne abbiamo ricavato una personale osservazione ed interpretazione.

La prima edizione di Diventa Morandi è stata accolta con grande interesse dal Museo e Casa Morandi di Bologna e si è svolta durante la XII Giornata del Contemporaneo, il 15 ottobre 2016, presso la Casa dell’artista in via Fondazza 36 a Bologna. Proseguire questo percorso a Grizzana, nell’ambito del Festival IT.A.CÀ, sviluppando i nostri interventi ai luoghi abitati dall’artista, è per noi un’opportunità significativa per continuare la ricerca e avvicinare i visitatori ai luoghi che sono stati significativi per il pittore e la propria ispirazione, tanto che Morandi stesso definì quello di Grizzana “il paesaggio più bello del mondo”.

“Il paesaggio più bello del mondo” da La città di Morandi di Renzo Renzi

IntervistaCome nasce il progetto Diventa Morandi

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INTERVENTI

FRANCESCA CESARI > FOTOGRAFIA
Nelle fotografie in mostra una presenza femminile anima le stanze morandiane, esplorando nel silenzio i gesti e le visioni che accompagnano la percezione di un’immagine e che anticipano il momento della creazione artistica. L’atto dell’osservare è una fase di grande suggestione, in particolare da parte dell’artista, che ha una straordinaria sensibilità nel percepire la realtà e una speciale apertura a trarne ispirazione. Entrare negli ambienti vissuti da Morandi e sentire così forte la sua presenza ha immediatamente suscitato il desiderio di ricalcarne i passi, cercando in quei luoghi le immagini che lui aveva potuto vedere attorno a sè. Il lavoro si è poi sviluppato attraverso un secondo livello, nel quale si è indagata simbolicamente la funzione stessa del guardare, tramite l’apparizione di una figura femminile che si muove nello spazio della casa e osserva l’esterno. Questa eterea presenza porta su di sé una molteplicità di aspetti: riflette infatti noi osservatori che ci addentriamo in queste stanze, come lo stesso Morandi che da quel piccolo spazio attraverso la sua visione ha creato un universo; ci riporta alle donne – la madre e le tre sorelle – che hanno sempre condiviso con il pittore le mura domestiche e così tanta vita insieme; infine vuole suggerire la grazia dell’ispirazione, che come un’epifania mostra sotto una nuova luce la realtà.

RITA CORREDDU con la collaborazione di MICHELE BRAGA > INSTALLAZIONE SONORA
Un’indagine sonora sugli oggetti morandiani. Attraverso la registrazione e la composizione delle sonorità intrinseche agli oggetti scelti nel corso del tempo dall’artista, è possibile incontrare l’opera del maestro bolognese in un’esperienza di ascolto, come suono, che con le sue vibrazioni avvolge chi osserva gli oggetti e percorre i luoghi e i paesaggi vissuti dall’artista. Per potersi immergere in una personale esperienza altra di visione, in un ascolto silenzioso e interiore.

MARIA RAPAGNETTA > OSSERVAZIONE ESPERIENZIALE *
L’osservazione è focalizzata sul paesaggio che Giorgio Morandi vedeva dalla finestra del suo studio dalla casa di Grizzana, un percorso di avvicinamento alla poetica morandiana che si esplica proprio nel passaggio tra guardare e vedere attraverso “l’atto fenomenologico dell’osservare”. L’incontro comincia con un’introduzione per chiarire le modalità del percorso di esplorazione, a cui segue un breve rilassamento da seduti, e poi ci si sofferma davanti alle finestra per guardare il paesaggio con i suoi elementi e la luce che ne modella le forme e i colori, restando in una dimensione di attesa e ascolto. Concentrati nell’osservazione si entra facilmente in un’atmosfera di silenzio e sospensione di morandiana memoria, che conduce verso il confine sottile tra guardare e vedere, tra riconoscibilità e essenza, tra apparire e mostrarsi. La finestra quindi si fa cornice dell’incontro tra paesaggio e osservatore, il guardare stesso crea l’immagine interiore come dipinta sulla tela, resta solo l’eco di una originaria domanda: cos’è ciò che guardo?

EMILIA SINTONI > DANZA
Una danza silenziosa, per esplorare il costante movimento fra alcuni principi presenti nella ricerca artistica morandiana, dentro e fuori, tradizione e innovazione, ordine/struttura e apertura allo spazio, dinamismo e forma in sospensione. Lavorando attraverso il corpo, l’obiettivo è quello di interpretare volumetrie e forme in movimento, il desiderio di ordine e struttura che emerge dalla composizione morandiana, ispirandosi al senso architettonico e volumetrico delle sue composizioni, ricco di dettagli collegati alle coordinate cartesiane e a figure spaziali bi e tridimensionali quali il quadrato, il cubo e altre forme. La danza traccia diagonali secondo le regole della prospettiva classica, disegnando così lo spazio all’interno del quale si espande la luce, creando in divenire molteplici percorsi che reinterpretano i segni del piano di posa dell’artista secondo spirali, cerchi concentrici, semicerchi, spazi che si avvitano, rette che delimitano. In fondo, possiamo ritrovare tutto questo anche nelle composizioni di Morandi, oltre ad un rapporto fortemente materico e fisico con gli oggetti: essi sono volumetrie vive, protagoniste in evidenza e con una profondità emozionale, immagini che prendono una forma legata anche al vissuto del momento, riflettendo e rispecchiando stati d’animo personali e umani.

GIUSEPPINA SIOTTO > PERFORMANCE
Una lettura di Morandi, che restituisce il suo rapporto con il contesto familiare. La vita dell’artista, la sua arte, il suo sguardo sul mondo, si sono sviluppati ed espressi prevalentemente da casa, dove ha vissuto con le donne della sua vita: la madre e le tre sorelle. Proprio queste, insegnanti ad Alessandria d’Egitto, sono state portatrici di novità nella loro cucina: per ospitare Cesare Brandi servono in tavola un impeccabile risotto al curry, al posto delle tradizionali tagliatelle bolognesi. La nota di Brandi su questo episodio ci rivela come in casa Morandi anche la quotidianità fosse animata da un certo interesse per altro dalla tradizione: “Dà più apertura di luce… questa storia del curry, che il fatto che non sia stato a Parigi”.
Qui, ora, si mettono in scena forme e colori che provengono dalla cucina, dagli oggetti del quotidiano vivere. Insieme a questi, semplici packaging di ingredienti puri, cibi trasformati, scelti dal ricettario di famiglia, tra quelli che maggiormente evocano i colori e i volumi morandiani. Pacchi di riso, di grano, barattoli di spezie colorate, budini, pilaf, composte e conserve, dai colori tenui e di terra, tono su tono, compongono una possibile natura morta, sulla linea che unisce Chardin e Morandi.
Il cibo diventa colore e volume, diventa autobiografia, esperienza spirituale. Il quadro ora rivive nella visione che l’artista trasmette a chi lo guarda e si auto-compone su un tavolo, negli ambienti della casa di Grizzana, ancora abitati dalla presenza della famiglia Morandi.

LAURA ULISSE > PERFORMANCE *
Una figura è immersa nel paesaggio più amato da Morandi, la campagna di Grizzana. Nella natura, così come veniva rappresentata dall’artista, l’aspetto umano è apparentemente escluso, emerge comunque un forte senso del vissuto dalle sue rappresentazioni. Il paesaggio è immobile, sospeso e la dimensione temporale è dilatata, “un tempo rallentato…”, come scrive Arcangeli, “… contro i furori dell’attualità e dei movimenti”. La performer attraverso la gestualità e il senso del suo percorrere i luoghi, tenta di far emergere un paesaggio interiore e le sue azioni sfumano nello scenario di fondo, in una continua evoluzione e rielaborazione dell’immagine. Per rendere tangibile la sospensione del tempo e il senso di attesa, alla vista di chi passa, guarda e attende.

INFORMAZIONI

Quando > Sabato 27 maggio 2017

Dove > Casa dell’artista Giorgio Morandi a Grizzana Morandi, Bologna

Orario > continuato dalle 10.00 alle 18.30

Ticket > biglietto d’ingresso a Casa Morandi: 2 euro (recarsi presso l’Infopoint c/o Fienili del Campiaro – Loc. Campiaro 112, di fronte alla Casa dell’artista)

A cura di > Incontrarsi nell’Arte

Realizzazione: Francesca Cesari, Rita Correddu, Maria Rapagnetta, Emilia Sintoni, Giuseppina Siotto, Laura Ulisse

* Segreteria > gradita la prenotazione e per la partecipazione agli interventi contrassegnati con * richiede la prenotazione telefonica.
Chiamare la segreteria Diventa Morandi
> 329 9720882
> 348 7604127

Facebook Diventa Morandi > http://bit.ly/2mCu7Rm

Servizio Navette > dalla Stazione FS di Vergato saranno garantiti tre collegamenti con navette: ore 12.00, 16.00 e 17.00 (un rientro direzione Grizzana – FS Vergato 17.30 circa). Vi informiamo che il collegamento treno Bologna – Vergato è frequente e gradevole (dai finestrini si può godere dello splendido scenario del paesaggio collinare e montano)
Orari FS 
Bologna – Vergato Trenitalia-Bologna-Vergato
Vergato – Bologna Trenitalia-Vergato-Bologna

Locanda dei Fienili del Campiaroprenotazione pranzo e cena
Cell  348 6608847 / 348 7534984

Un ringraziamento speciale a:
Graziella Leoni, Stefania Ferri, Pierluigi Musarò, Sonia Bregoli, Simona Zedda

 

 

 

 

Sponsor:

 

 

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